Le statistiche di settore dicono che la ricerca di informazioni passa sempre più dal web, soprattutto se a cercare sono le nuove generazioni. Ciò che non si trova sul web appare sempre meno affidabile e al passo coi tempi, e questa è la prima ragione che spinge le imprese a creare un sito web aziendale, ma non è l’unico.
A cosa serve un sito web aziendale (perché crearlo)
Per essere rintracciabili online, è la prima risposta: per fare in modo che gli utenti che cercano il nostro nome o un servizio o un prodotto simili ai nostri, ci possano trovare, e diventare così potenziali nuovi clienti. Ma questa è solo una delle funzionalità di un sito web.

Il sito internet aziendale può essere anche un canale di comunicazione con fornitori, dipendenti e parti interessate, e può prevedere contenuti e sezioni dedicate alle loro esigenze: il portale per la qualifica dei fornitori, bilanci sociali ed ESG, autorizzazioni e certificazioni possono trovare spazio in pagine dedicate del sito aziendale. Diventa uno strumento funzionale alla gestione dei requisiti di alcune certificazioni aziendali.
In parallelo, le attività di ricerca e selezione del personale possono beneficiare della presenza di questo canale di comunicazione sia per segnalare posizioni aperte e ricevere le candidature, ma anche perché trovano veicolate informazioni utili ai potenziali candidati, dalla descrizione dell’attività, alla sua localizzazione, passando per notizie e aggiornamenti capaci di fornire indicazioni su clima e valori aziendali.

Che caratteristiche deve avere un buon sito web
Gli elementi chiave sono sette.
1. Semplicità di utilizzo e di navigazione
L’intera struttura del sito web deve essere pensata perché gli utenti possano individuare i contenuti con rapidità e senza perdersi tra le pagine e le sezioni. I contenuti devono essere organizzati in modo da essere facilmente raggiungibili dagli utenti ed eventuali azioni richieste, come la compilazione di un modulo di contatto o di richiesta informazioni piuttosto che il download di un file, devono essere facilmente realizzabili.
2. Velocità di caricamento
I contenuti del sito, sopratutto quelli grafici come immagini e video, devono essere ottimizzati perché si carichino rapidamente e l’utente non debba attendere più di qualche secondo per poterli visualizzare. Il rischio è che l’utente passi oltre, rinunciando a visualizzare i nostri contenuti.

3. Ottimizzazione per la visualizzazione da dispositivi mobile
La ricerca dei contenuti avviene in modo sempre più diffuso tramite tablet e smartphone, rispetto al computer fisso o portatile. Questo richiede che i contenuti si adattino in termini di ordine degli elementi e dimensioni alle caratteristiche del dispostivo utilizzato per la visualizzazione. Tutti gli elementi del sito devono essere leggibili e chiari anche su schermi più piccoli e con un orientamento verticale predominante.
4. Chiarezza e riconoscibilità dei testi
Anche il linguaggio del sito web aziendale può fare la differenza: deve parlare una lingua comprensibile agli utenti e farlo con il tono distintivo dell’azienda.

5. Cura grafica
Il sito deve contenere gli elementi grafici che identificano l’azienda. Non è solo questione di corretta combinazione e impostazione di logo, colori e font, ma anche di scelta dell’organizzazione dei contenuti all’interno della singola pagina: la grafica influisce sulla piacevolezza della navigazione, sulla sua semplicità e contribusce alla memorabilità del brand (cioè alla possibilità che l’utente si ricordi del nostro sito e torni a visitarci).
6. Ottimizzazione in ottica SEO
SEO è l’acronimo di search engine optimization e indica l’insieme degli interventi di analisi e tecnici che possono essere essi in atto per favorire l’indicizzazione del proprio sito web. Occuparsi in modo consapevole e accurato della SEO è ciò che può consentire di farsi trovare facilmente (di comparire nelle prime posizioni dei motori di ricerca, come Google), prima di pensare a campagne di promozione a pagamento.

7. Sicurezza e privacy
La sicurezza del sito riguarda sia la sua funzionalità sia la prevenzione di accessi non autorizzati. Il sito web deve cioè risultare sempre visualizzabile e il suo contenuto deve essere quello definito dall’azienda proprietaria. Inoltre, se comprende aree riservate a specifici utenti (ex. accesso al portale fornitori, area di download con credenziali), deve prevedere sistemi per impedire l’accesso a utenti non autorizzati e il furto o il blocco dei dati. A questo aspetto si aggiunge il tema del trattamento dei dati personali, sempre presente in relazione ai cookie, ma da gestire tenendo conto delle effettive funzionalità.
Come deve essere strutturato il sito web
Abbiamo parlato di semplicità e chiarezza come criteri per strutturare il sito, ma questi si applicano una volta definiti i contenuti. Ci sono contenuti che si trovano su ogni sito web, come la descizione aziendale (chi siamo e cosa facciamo) e la pagina dei contatti. Altri contenuti dipendono dal settore di riferimento dell’azienda, per cui si possono avere pagine servizi o prodotti e sottopagine di dettaglio. La struttura vera e propria, però, deve essere messa a punto considerando gli obiettivi dell’azienda: se il sito deve essere un canale di comunicazione verso terze parti si deve pensasre a pagine per i relativi contenuti (ex. certificazioni, download di brochure o autorizzazioni o una sezione news per approfondimenti e rassegna stampa); se il sito deve dare visibilità a realizzazioni precedente, allora non può mancare una sezione portfolio.

Quale sito web?
Si tendono a distinguere i siti web tra siti tradizionali (come il nostro, per intenderci) e e-commerce, pensati per la vendita di prodotti o servizi a catalogo. La scelta tra le due soluzioni dipende certamente dalla tipologia di prodotto/servizio, e in particolare dal fatto che si tratti di prodotti/servizi in serie oppure su misura del cliente. In pratica si possono individuare quattro tipologie di siti web aziendali, frutto della combinazione degli elementi di un sito tradizionale e di un e-commerce:
- un sito corporate, che racconta l’azienda e i suoi servizi/prodotti come fosse la sua sede virtuale;
- un sito catalogo, che oltre a raccontare l’azienda, comprende una descrizione dettagliata dei prodotti e/o dei servizi e fornisce i riferimenti per richiedere maggiori informazioni;
- un e-commerce puro, quindi un sito dedicato alla vendita dei prodotti o dei servizi, con descrizioni di dettaglio di ciascuno di questi, carrello, metodo di pagamento e gestione dell’eventuale spedizione;
- un e-commerce catalogo, quindi un sito che mette prodotti e servizi in primo piano e ne fornisce una descrizione dettagliata, ma non consente l’acquisto diretto da parte dell’utente e, invece, lo invita a richiedere una consulenza o lo indirizza verso il reparto commerciale.

Come si crea un sito web?
Sono sempre più numerose le soluzioni a portata di utente per sviluppare in autonomia il proprio sito web. Queste soluzioni non permettono però la piena personalizzazione e non garantiscono di riuscire a lavorare in modo puntuale su tutti gli aspetti del sito, per renderelo un “buon sito” secondo i criteri che abbiamo visto. La soluzione ottimale è quella di appoggiarsi a team composto da sviluppatore, copywriter, SEO specialist e grafico in modo che gli aspetti tecnici (sicurezza compresa), testuali, grafici e di posizionamento siano pienamente integrati e sviluppati.
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