I cantieri che interessano e insistono su strade ricadenti nel sistema della viabilità pubblica e possono interferire con il traffico veicolare sono detti cantieri stradali. La loro sicurezza richiede un’attenzione particolare, perché sono presenti rischi specifici e ci sono norme di dettaglio da rispettare. Vediamole!
Sicurezza nei cantieri stradali: che cosa fare
La gestione della sicurezza dei cantieri stradali può essere sintetizzata in 4 punti:
- ottenimento dell’autorizzazione dell’ente gestore della strada all’occupazione della stessa;
- richiesta di ordinanza viabilistica, ossia di autorizzazione a modificare la viabilità secondo modalità specificate e concordate con il soggetto che ha potere di controllo delle regole di viabilità (ex. vigili urbani, polizia locale);
- emissione del Piano Operativo di Sicurezza che dettagli la gestione della viabilità e dell’attività di posa della segnaletica;
- presenza di personale formato per le attività di posa, revisione e integrazione della segnaletica in presenza di traffico veicolare, dotate di idonee attrezzature e dispositivi di protezione individuale.

Norme di riferimento
Ci sono in particolare due norme da conoscere e applicare in relazione ai cantieri stradali:
- il Decreto 10 luglio 2002, “Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo“;
- il Decreto 22 gennaio 2019, “Individuazione della procedure di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attivita’ lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare“.
Come segnalare un cantiere stradale: gli schemi segnaletici
Il Decreto 10 luglio 2002 fornisce indicazioni rispetto ai cartelli che si possono utilizzare per segnalare i cantieri stradali e propone gli schemi segnaletici di riferimento, tra cui scegliere in funzione della tipologia di strada e di intervento da eseguire.
Questo significa che:
- la cartellonistica da utilizzare e gli strumenti di segnalazione sono già definiti dalla norma, si tratta solo di individuare quelli adatti al caso specifico;
- gli schemi di segnalazione devono essere implementati in funzione delle esigenze e delle circostanze di dettaglio, ma non si parte da zero!

Il rischio di chi gestisce la segnaletica
La sicurezza dei cantieri stradali non è fatta solo dalla corretta gestione del traffico e, quindi, non dipende solo dalla corretta segnalazione delle modifiche alla viabilità per i veicoli. La capacità di chi opera all’interno del cantiere e, in particolare, di chi si occupa della posa, rimozione e integrazione della segnaletica di lavorare in condizioni sicure è un elemento altrettanto importante. Su questo aspetto interviene il Decreto 22 gennaio 2019, che definisce le procedure che imprese e lavoratori devono seguire per gestire la segnaletica temporanea e i percorsi di formazione per i preposti e gli addetti alla gestione della segnaletica.
Per intenderci, il decreto fornisce indicazioni per gestire ogni aspetto dell’attività, dalle dotazioni delle squadre di intervento (come i DPI ad alta visibilità), alle limitazioni operative in caso di particolari condizioni ambientali, alla regolamentazione del traffico con movieri, sino alle regole da seguire per spostarsi a piedi e per la conduzione dei mezzi operativi, senza trascurare le diverse condizioni operative (numero di corsie per senso di marcia, presenza di gallerie, situazioni di emergenza).

La formazione per la gestione della segnaletica nei cantieri stradali
Il Decreto 22 gennaio 2019 distingue due percorsi in funzione del grado di responsabilità del lavoratore che posa, verifica o integra la segnaletica temporanea dei cantieri stradali:
- i preposti devono frequentare un corso specifico della durata di 12 ore;
- gli addetti un corso di formazione di 8 ore.
In entrambi i casi la formazione ha validità quinquennale ed è necessario un aggiornamento di almeno 6 ore per mantenere la qualifica.
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