Requisito per svolgere le attività produttive nel rispetto dei vincoli della normativa ambientale vigente, le autorizzazioni ambientali hanno nome, procedure, durata e requisiti diversi in funzione dell’attività che autorizzano e della matrice ambientale (aria, acqua, suolo, sottosuolo) che intendono tutelare. Farne un elenco completo ed esaustivo risulta difficile, ma l’aspetto essenziale è capire come individuarle e gestirle.
Quali sono le autorizzazioni ambientali?
Ci sono sigle note a molti ma comprensibili a pochi: VIA, VAS, AIA e AUA. Sono acronimi che stanno rispettivamente per Valutazione d’Impatto Ambientale, Valutazione Ambientale Strategica, Autorizzazione Integrata Ambientale e Autorizzazione Unica Ambientale. Sono le autorizzazione “più complesse”, relative ad attività che per tipologia, dimensione o potenzialità di danno ambientale risultano più rilevanti, perché coinvolgono più ambiti territoriali e più matrici ambientali contemporaneamente.

Esistono poi tutta una serie di autorizzazione ambientali relative a specifiche attività o ad aspetti specifici di una determinata attività. Facciamo alcuni esempi:
- l’autorizzazione allo scarico di acque reflue assimilabili alle domestiche;
- l’autorizzazione di uno scarico industriale;
- l’autorizzazione all’esercizio di un impianto di recupero di rifiuti;
- l’autorizzazione a una campagna di frantumazione;
- l’autorizzazione al trasporto dei rifiuti;
- l’autorizzazione alla bonifica di amianto o di beni contenenti amianto;
- l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera;
- l’autorizzazione al prelievo di acque da pozzo…
E l’elenco continua, a dimostrazione del fatto che l’aspetto più problematico delle autorizzazioni ambientali è la loro individuazione, da cui dipende poi la definizione
- dell’ente a cui richiederle;
- delle procedure di presentazione della domande di autorizzazione e dei relativi costi:
- dei tempi necessari per la presentazione della domanda e il successivo rilascio;
- della validità dell’autorizzazione.

Gestire le autorizzazioni ambientali
Essere in possesso delle autorizzazioni ambientali non è sufficiente per dimostrare di gestire la propria attività nel rispetto della normativa vigente. Le autorizzazioni ambientali, infatti, presentano una serie di dettagli che devono essere noti e gestiti da parte dell’organizzazione titolare delle autorizzazioni.
Il modo migliore per le gestire le autorizzazioni ambientali consiste nel:
- predisporre un elenco delle autorizzazioni ambientali di cui l’organizzazione è in possesso, specificando la durata (scadenza) e le tempistiche con cui si deve procedere alla richiesta di proroga o di rinnovo all’ente di riferimento;
- individuare eventuali prescrizioni contenute nelle autorizzazioni, con relative periodicità o scadenze, come l’esecuzione di analisi e la trasmissione all’ente di controllo dei relativi risultati;
- definire specifici momenti per la verifica delle autorizzazioni ambientali, cioè del rispetto della validità e delle prescrizioni.

Perché è utile una consulenza per le autorizzazioni ambientali
La consulenza sulle autorizzazioni ambientali può essere richiesta in momenti e con finalità differenti:
- capire se e quale tipo di autorizzazione è necessaria per svolgere la propria attività;
- presentare la domanda di autorizzazione;
- rispondere alle richieste di integrazioni dell’ente incaricato di verificare la domanda di autorizzazione;
- comprendere pienamente le prescrizioni contenute nell’autorizzazione a seguito del suo rilascio e verificarne periodicamente il rispetto;
- presentare una richiesta di modifica di un’autorizzazione in essere, oppure la domanda di proroga o di rinnovo.
Perché la consulenza vada a buon fine, è opportuno però richiedere l’intervento dei consulenti con anticipo rispetto ai programmi di realizzazione o di avvio dell’attività che deve essere autorizzata e fornire al consulente un quadro ampio dell’organizzazione, in modo che lui possa valutare la possibilità di accorpare più procedimenti autorizzativi o coordinarli tra loro, risparmiando tempo e denaro e semplificando la gestione delle autorizzazioni ambientali una volta che queste sono state rilasciate.
GRADIREI CONOSCERE, SE UNA AUTORIZAZZIONE AMBIENTALE RILASCIATA AD UN OBSOLETO IMPINTO, DATA INIZIO 1963,”RIGENERAZIONE OLI MINERALI ESAUSTI
CONSIDERANDO CHE CON IL SUO CICLO CHIMIMICO EMMETTE POLINUCLEARI-AROMATICI, E QUINDI L’OLIO PRODO0TTO E’ DA CONSIDERASI CANCEROGENO
PUO’ AVERE LA SOPSENSIONE DELLA ATTIVITA.E RICHIEDRE ALTRA ISPEZIONE E POI NUOVA AUTORIZAZZIONE AMBIENTALE?
GRAZIE E UN SALUTO DALLA CALIFORNIA, E BUON FINE SETTIMANA
CARETTI FAMILY GROUP INC
Buongiorno sig. Caretti,
per dare una risposta al suo quesito avremmo bisogno di avere accesso ai documenti autorizzativi e a eventuali verbali emessi dagli enti di controllo. Se vuole la nostra consulenza, la invitiamo a contattarci a mezzo e-mail o telefono utilizzando i riferimenti che trova nella pagina “Contatti” del sito. In alternativa, immaginando che abbia già una società di consulenza che la supporta sulle tematiche ambientali, la invitiamo a confrontarsi con il suo consulente per riuscire a individuare la soluzione adeguata al suo caso specifico.