Requisito per svolgere le attività produttive nel rispetto dei vincoli della normativa ambientale vigente, le autorizzazioni ambientali hanno nome, procedure, durata e requisiti diversi in funzione dell’attività che autorizzano e della matrice ambientale (aria, acqua, suolo, sottosuolo) che intendono tutelare. Farne un elenco completo ed esaustivo risulta difficile, ma l’aspetto essenziale è capire come individuarle e gestirle.

Quali sono le autorizzazioni ambientali?

Ci sono sigle note a molti ma comprensibili a pochi: VIA, VAS, AIA e AUA. Sono acronimi che stanno rispettivamente per Valutazione d’Impatto Ambientale, Valutazione Ambientale Strategica, Autorizzazione Integrata Ambientale e Autorizzazione Unica Ambientale. Sono le autorizzazione “più complesse”, relative ad attività che per tipologia, dimensione o potenzialità di danno ambientale risultano più rilevanti, perché coinvolgono più ambiti territoriali e più matrici ambientali contemporaneamente.

La gestione autorizzazioni ambientali richiede di individuare quelle necessario, richiederle e verificarne il rispetto.

Esistono poi tutta una serie di autorizzazione ambientali relative a specifiche attività o ad aspetti specifici di una determinata attività. Facciamo alcuni esempi:

  1. l’autorizzazione allo scarico di acque reflue assimilabili alle domestiche;
  2. l’autorizzazione di uno scarico industriale;
  3. l’autorizzazione all’esercizio di un impianto di recupero di rifiuti;
  4. l’autorizzazione a una campagna di frantumazione;
  5. l’autorizzazione al trasporto dei rifiuti;
  6. l’autorizzazione alla bonifica di amianto o di beni contenenti amianto;
  7. l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera;
  8. l’autorizzazione al prelievo di acque da pozzo

E l’elenco continua, a dimostrazione del fatto che l’aspetto più problematico delle autorizzazioni ambientali è la loro individuazione, da cui dipende poi la definizione

  • dell’ente a cui richiederle;
  • delle procedure di presentazione della domande di autorizzazione e dei relativi costi:
  • dei tempi necessari per la presentazione della domanda e il successivo rilascio;
  • della validità dell’autorizzazione.
Fare un elenco autorizzazioni ambientali completo ed esaustivo risulta difficile, ma l'aspetto essenziale è capire come individuarle e gestirle.

Gestire le autorizzazioni ambientali

Essere in possesso delle autorizzazioni ambientali non è sufficiente per dimostrare di gestire la propria attività nel rispetto della normativa vigente. Le autorizzazioni ambientali, infatti, presentano una serie di dettagli che devono essere noti e gestiti da parte dell’organizzazione titolare delle autorizzazioni.

Il modo migliore per le gestire le autorizzazioni ambientali consiste nel:

  1. predisporre un elenco delle autorizzazioni ambientali di cui l’organizzazione è in possesso, specificando la durata (scadenza) e le tempistiche con cui si deve procedere alla richiesta di proroga o di rinnovo all’ente di riferimento;
  2. individuare eventuali prescrizioni contenute nelle autorizzazioni, con relative periodicità o scadenze, come l’esecuzione di analisi e la trasmissione all’ente di controllo dei relativi risultati;
  3. definire specifici momenti per la verifica delle autorizzazioni ambientali, cioè del rispetto della validità e delle prescrizioni.
Essere in possesso delle autorizzazioni non è sufficiente per dimostrare di gestire la propria attività nel rispetto della normativa vigente, bisogna anche procedere alla verifica autorizzazioni ambientali.

Perché è utile una consulenza per le autorizzazioni ambientali

La consulenza sulle autorizzazioni ambientali può essere richiesta in momenti e con finalità differenti:

  1. capire se e quale tipo di autorizzazione è necessaria per svolgere la propria attività;
  2. presentare la domanda di autorizzazione;
  3. rispondere alle richieste di integrazioni dell’ente incaricato di verificare la domanda di autorizzazione;
  4. comprendere pienamente le prescrizioni contenute nell’autorizzazione a seguito del suo rilascio e verificarne periodicamente il rispetto;
  5. presentare una richiesta di modifica di un’autorizzazione in essere, oppure la domanda di proroga o di rinnovo.

Perché la consulenza vada a buon fine, è opportuno però richiedere l’intervento dei consulenti con anticipo rispetto ai programmi di realizzazione o di avvio dell’attività che deve essere autorizzata e fornire al consulente un quadro ampio dell’organizzazione, in modo che lui possa valutare la possibilità di accorpare più procedimenti autorizzativi o coordinarli tra loro, risparmiando tempo e denaro e semplificando la gestione delle autorizzazioni ambientali una volta che queste sono state rilasciate.