Si avvicina la fine di aprile e la scadenza per la presentazione del modello unico di dichiarazione ambientale, il MUD 2022. Siamo pronti?
Cosa cambia con il MUD 2022?
In linea generale il MUD 2022 conferma la struttura del MUD 2021. Queste le novità:
- è stata inserita nella Sezione Anagrafica una nuova scheda “Riciclaggio” che dovranno compilare i soggetti che effettuano operazioni di preparazione per il riutilizzo e/o riciclaggio finale sui rifiuti urbani e/o rifiuti di imballaggio o su rifiuti derivanti da pretrattamenti di rifiuti urbani e/o rifiuti di imballaggio anche di provenienza non urbana, che producono materie prime seconde, end of waste, prodotti e materiali dall’attività di recupero;
- tra i soggetti tenuti a presentare e compilare la Comunicazione Rifiuti Urbani sono stati inseriti i soggetti che si occupano della raccolta di rifiuti urbani conto terzi presso le utenze non domestiche. Questi soggetti dovranno compilare alcune parti della Comunicazione, in particolare il modulo RT-non Pub;
- tra i soggetti esonerati alla presentazione e compilazione del MUD non sono più indicati i produttori di rifiuti pericolosi non rientranti in organizzazione di ente o impresa (ex. liberi professionisti). Questi soggetti assolvono all’obbligo della presentazione del MUD attraverso la conservazione progressiva per tre anni del formulario di identificazione o del documento di conferimento rilasciato dal soggetto competente.

Quando scade la presentazione del MUD 2022?
In base all’articolo 6 comma 2-bis della Legge 25 gennaio 1994 n. 70, il termine per la presentazione del modello è fissato in centoventi giorni a decorrere dalla data di pubblicazione del DPCM che ne approva il modello: per il MUD 2022, stante la pubblicazione del DPCM 17 dicembre 2021 nella Gazzetta Ufficiale del 21 gennaio 2022, la scadenza è fissata al 21 maggio 2022.
Chi deve presentare il MUD 2022?
Oltre ai soggetti già previsti negli anni passati, con il modello unico di dichiarazione ambientale 2022 si sono aggiunti i Centri di Raccolta che gestiscono rifiuti pericolosi.

Una sintesi dei soggetti obbligati:
- chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti, compreso il trasporto in conto proprio di rifiuti pericolosi (anche per chi svolge attività di trasporto metalli ferrosi iscritti all’Albo Gestori Ambientali in categoria 4-bis);
- commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione (iscritti all’Albo Nazionale Gestori Ambientali in categoria 8);
- imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti (a cui abbiamo detto che si aggiungo i Centri di Raccolta che gestiscono rifiuti pericolosi);
- imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi (escluse le imprese agricole di cui all’articolo 2135 del codice civile, i soggetti esercenti attività ricadenti nell’ambito dei codici ATECO 96.02.01, 96.02.02 e 96.09.02, i produttori di rifiuti pericolosi non rientranti in organizzazione di Ente o Impresa);
- imprese ed enti produttori iniziali con più di 10 dipendenti che producono rifiuti nell’ambito delle lavorazioni industriali o artigianali, rifiuti da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue, nonché i rifiuti da abbattimento di fumi, dalle fosse settiche e dalle reti fognarie.

Come pagare il MUD telematico?
I diritti di segreteria ammontano a € 10 per dichiarazione (quindi per ciascuna unità locale) e possono essere pagati esclusivamente con:
- carta di credito;
- PagoPA;
- Istituto di pagamento InfoCamere.
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